L’attività di produzione nel settore alimentare

Come sancito nel Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro, siglato con i sindacati e le associazioni di categoria in data 14 marzo 2020, la prosecuzione delle attività del settore agricolo/alimentare, comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi, è consentita a condizione che siano rispettate condizioni igienico – sanitarie tali da evitare possibili contagi e siano osservate prassi virtuose.

in attesa della fase 2, quali sono le regole da osservare per poter proseguire l’attività di produzione nel settore alimentare?

Le strategie da porre in essere al fine di poter proseguire l’attività di produzione, non possono prescindere dall’impiego sinergico di:

  1. incentivi alle modalità di lavoro agile ex Legge n. 81/2017 per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio ovvero in modalità a distanza;
  2. incentivi alle ferie ed ai congedi retribuiti per i dipendenti, nonché agli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva;
  3. sospensione delle attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione;
  4. adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio e adozione di dispositivi di protezione individuale (DPI);
  5. implementazione di operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro;
  6. limitazione al massimo degli spostamenti all’interno dei siti;
  7. contingentamento dell’accesso agli spazi comuni.

L’impresa è, altresì, tenuta all’adempimento di una serie di obblighi cogenti quali:

Obblighi di informazione

L’azienda attraverso le modalità più idonee ed efficaci è tenuta ad informare tutti i lavoratori e chiunque entri in azienda delle disposizioni assunte dalla Autorità, consegnando e/o affiggendo, all’ingresso e nei luoghi maggiormente visibili dei locali aziendali, appositi dépliant informativi.
Segnatamente, le informazioni dovranno riguardare:

  1. L’obbligo di rimanere presso il proprio domicilio in presenza di febbre – oltre 37,5° – o altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e la competente Autorità Sanitaria;
  2. la consapevolezza e l’accettazione del fatto di non poter fare ingresso o permanere in azienda e di doverlo dichiarare tempestivamente laddove, anche successivamente all’ingresso, sussistano condizioni di pericolo;
  3. l’impegno a rispettare tutte le disposizioni della Autorità e del datore di lavoro nel fare accesso in azienda – in particolare, mantenere la distanza sociale di sicurezza, osservare le regole di igiene delle mani e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene tout court;
  4. l’impegno ad informare tempestivamente e responsabilmente il proprio datore di lavoro della presenza di qualsiasi sintomo influenzale durante l’espletamento della prestazione lavorativa, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti.

Modalità di ingresso in azienda

Il personale, prima dell’accesso sul luogo di lavoro, potrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea. Se questa dovesse risultare maggiore di 37,5°, non sarà consentito l’accesso ai luoghi di lavoro. È precluso l’accesso, altresì, a chi negli ultimi 14 giorni abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS.

In merito occorre evidenziare che la rilevazione in tempo reale della temperatura corporea costituisce un trattamento di dati personali e, pertanto, deve avvenire ai sensi della disciplina privacy vigente.
A tal fine appare opportuno:

  • rilevare la temperatura, ma non registrare il dato acquisito salvo quando ciò determini motivo per impedire l’accesso;
  • fornire l’informativa sul trattamento dei dati personali;
  • definire le misure di sicurezza e organizzative adeguate a proteggere i dati;
  • in caso di isolamento momentaneo dovuto al superamento della soglia di temperatura, assicurare modalità tali da garantire la riservatezza sulla identità e la dignità del lavoratore.

Modalità di accesso dei fornitori esterni

Per l’accesso dei fornitori esterni occorre individuare rigide procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fin di ridurre le occasioni di contatto con il personale in forza nei reparti/uffici coinvolti.

Se possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi: non è consentito l’accesso agli uffici per nessun motivo. Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza sociale di un metro minimo.

Per fornitori/trasportatori e/o altro personale esterno si dovrà individuare/installare servizi igienici dedicati, prevedere il divieto di utilizzo di quelli del personale dipendente e garantire una adeguata pulizia giornaliera.

Va inoltre ridotto, per quanto possibile, l’accesso ai visitatori; qualora fosse necessario l’ingresso di visitatori esterni (es. imprese di pulizie, manutenzione etc.), gli stessi dovranno sottostare a tutte le regole aziendali, ivi comprese quelle per l’accesso ai locali aziendali di cui al precedente paragrafo.

Ove presente un servizio di trasporto organizzato dall’azienda, va garantita e rispettata la sicurezza dei lavoratori lungo ogni spostamento.

Pulizia e sanificazione

Ogni impresa è tenuta a garantire:

  • pulizia giornaliera e sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro, delle aree comuni e, se vi sono, di svago;
  • pulizia a fine turno e sanificazione periodica di tastiere, schermi touch, mouse con adeguati detergenti sia negli uffici, sia nei reparti produttivi;
  • in caso di presenza di una persona affetta da COVID-19 all’interno dei locali aziendali, pulizia e sanificazione dei suddetti secondo le disposizioni di cui alla circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute scaricabile da questo link , nonché alla ventilazione dei locali.

Precauzioni igieniche personali

Le persone presenti in azienda devono adottare tutte le precauzioni atte a garantire l’igiene delle mani: a tal fine l’azienda dovrà mettere a disposizione idonei mezzi di detersione (es. detergenti appositi per mani).

Dispositivi di protezione individuale

Le imprese dovranno fornire ai lavoratori idonei DPI. Segnatamente le mascherine dovranno essere utilizzate in conformità a quanto previsto dalle indicazioni dell’OMS. Data la situazione di emergenza, in caso di difficoltà di reperimento ed approvvigionamento dei dispositivi ed alla sola finalità di evitare la diffusione del virus, potranno essere utilizzate mascherine la cui tipologia corrisponda alle indicazioni della autorità sanitaria. Viene favorita e promossa la preparazione domestica da parte dell’azienda del liquido detergente secondo le indicazioni dell’OMS.

Qualora il lavoro imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è comunque necessario l’uso di mascherine ed altri dispositivi di protezione – guanti, tute, cuffie, camici, occhiali etc. – conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie.

Spazi comuni

L’accesso agli spazi comuni – comprese mense aziendali, aree fumatori, spogliatoi etc. – deve essere contingentato, garantendo una adeguata e continua ventilazione, tempo ridotto di sosta e mantenimento della distanza di sicurezza di un metro tra le persone. All’uopo si rende necessaria una riorganizzazione degli spazi e la costante sanificazione degli spogliatoi, oltre alla sanificazione periodica e pulizia giornaliera della mensa e delle tastiere dei distributori automatici.

Organizzazione aziendale

Le imprese potranno disporre la chiusura di tutti i reparti diversi dalla produzione o, comunque, di quelli dei quali è possibile il funzionamento mediante il ricorso allo smart working; procedere ad una rimodulazione dei livelli produttivi; assicurare un piano di turnazione dei dipendenti dedicati alla produzione con l’obiettivo di diminuire i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili; utilizzare in via prioritaria gli ammortizzatori sociali disponibili nel rispetto degli istituti contrattuali generalmente finalizzati a consentire l’astensione dal lavoro senza perdita della retribuzione; sospendere o annullare tutte le trasferte/viaggi di lavoro nazionali ed internazionali, anche se già concordate organizzate.

Gestione entrata ed uscita dei dipendenti

L’azienda deve, inoltre, favorire orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibili contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa etc.). Ove possibile, dedicare una porta di entrata ed una di uscita diverse e garantire la presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni.

Spostamenti interni, riunioni, eventi interni e formazione

Gli spostamenti all’interno del sito aziendale devono essere limitati al minimo indispensabile, con assoluto divieto di indire riunioni c.d. “in presenza”.
Tutti gli eventi interni ed ogni attività di formazione in aula, anche obbligatoria, dovrà essere sospesa e/o annullata, anche ove già organizzata (è comunque possibile effettuare formazione a distanza, anche per i lavoratori in smart working).
Il mancato completamento dell’aggiornamento della formazione professionale/abilitante entro i termini previsti per tutti i ruoli/funzioni aziendali in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dovuto all’emergenza in corso e quindi per causa di forza maggiore, non comporta l’impossibilità di continuare lo svolgimento dello specifico ruolo/funzione.

Gestione persona sintomatica in azienda

Nell’ipotesi in cui una persona presente in azienda manifesti febbre e sintomi da infezione respiratoria quali la tosse, occorre procedere con:

  • dichiarazione all’ufficio del personale;
  • isolamento;
  • comunicazione immediata alle autorità sanitarie competenti e ai numeri di emergenza per il COVID-19 forniti dalla Regione o dal Ministero della Salute;
  • collaborazione con le ASL per la definizione degli eventuali “contatti stretti”.

Nel periodo dell’indagine, l’azienda potrà chiedere agli eventuali possibili contatti di lasciare cautelativamente lo stabilimento, secondo le indicazioni della autorità sanitaria.
La sorveglianza sanitaria deve poi proseguire rispettando le misure igieniche contenute nelle indicazioni del Ministero della salute.

Per qualsiasi chiarimento o approfondimento, il nostro team dedicato al settore agro-alimentare è pronto a fornire assistenza e consulenza.

di Stefania Ceci – Partner | Legal Grounds

LEGAL GROUNDS resta a completa disposizione dei propri clienti per monitorare l’evolversi della situazione e della normativa vigente, nonché per supportarli nello studio e nell’attuazione delle azioni più adeguate a garantirne la continuità aziendale e l’operatività commerciale.

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