LO STATO A GARANZIA DELLE BANCHE ITALIANE

Tra le previsioni del decreto salva-Italia c’è anche quella “salva-banche” che autorizza il Ministro dell’economia e delle finanze a concedere, fino al 30 giugno 2012, la garanzia dello Stato sulle passività delle banche italiane, al fine di ripristinare e sostenere la capacità di finanziamento a medio-lungo termine delle banche beneficiarie.

In estrema sintesi, ai sensi di tale disposizione (art. 8 del decreto) gli intermediari che abbiano richiesto ed ottenuto di beneficiare della garanzia, a fronte del pagamento di una commissione da parte degli stessi, potranno richiedere l’intervento dello Stato e la conseguente attuazione della garanzia qualora non siano in grado di adempiere l’obbligazione di rimborso relativa agli strumenti di debito sottoscritti dagli investitori. La norma, che disciplina nel dettaglio le peculiarità della garanzia e degli strumenti di debito, non è una novità del nostro nuovo Governo tecnico al quale tuttavia va riconosciuto il merito di aver predisposto una disposizione più dettagliata e, appunto, più tecnica rispetto a tutte quelle che l’hanno preceduta. Infine, ci sarebbero rumors sulla possibilità di prevedere un intervento del c.d. Fondo salva Stati (EFSF) che a sua volta rilascerebbe una garanzia a favore degli Stati garanti delle banche.

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