Nell’ultimo periodo sentiamo sempre più parlare di bitcoin, blockchain, social lending, crowdfunding.
Questi sono solo alcuni dei molti fenomeni innovativi che stanno portando trasformazioni pregnanti nel sistema finanziario ed economico che da sempre conosciamo, incominciando da veri e propri cambiamenti nelle nostre abitudini di risparmio e di investimento.
Si pensi, per esempio, che la banca online Mondo ha raccolto in crowdfunding 1 milione di sterline in soli 96 secondi.
Si sta quindi ridisegnando il rapporto tra la finanza e i suoi clienti, che assume via via un volto dai nuovi connotati, in un processo che vede anche le banche orientate ad indossare panni sempre più digitalizzati ed innovativi.
La Fintech, Financial Technology, fornisce servizi e prodotti finanziari tramite le tecnologie dell’informazione più innovative e all’avanguardia.
E piace molto, soprattutto ai più giovani, perché offre una fruizione “easy” e servizi veramente rapidi.
Molte delle operazioni, quindi, che da sempre rappresentano attività tipiche delle banche – dalle più semplici, come le transazioni e i pagamenti – vengono oggi svolte anche efficacemente da aziende medie, piccole e start-up che, con il loro successo, sfidano gli Istituti bancari ad innovarsi.
Sempre più numerosi sono coloro che oggi preferiscono affidarsi a queste nuove imprese Fintech per certi servizi piuttosto che alla loro banca.
Dal World Retail Banking Report 2016, di CapGemini ed Efma, risulta, infatti, che ben il 63% del campione preso in esame utilizza servizi FinTech e i clienti intervistati si dichiarano più propensi a consigliarli ad amici e parenti (55%) rispetto ai prodotti ‘tradizionali’ gestiti della propria banca (38%).
Nel bell’articolo “FinTech, ecco come cambiano le attività finanziarie” – pubblicato da www.insidemarketing.it” – si sottolinea che: “Consapevoli dei dati espressi dal settore e dei rischi di vedersi sottrarre poco a poco aeree di attività, le banche si sforzano di innovarsi sempre più, ma benché per esse siano evidenti i cambiamenti portati dall’innovazione al sistema finanziario, innovarsi non è un processo per loro semplice, soprattutto per quelle più grandi e strutturate e, quindi, più pachidermiche e burocratizzate.”
Ecco perché assistiamo a sempre maggiori investimenti in start-up FinTech: perché, come sottolinea Economy Up, la strada più semplice per innovarsi, specie per gli Istituti bancari più importanti, sembra essere quella di acquisire start up FinTech.
Oggi, investire nel FinTech, può generare un ritorno di liquidità in un arco di tempo che va da 1 a 2 anni.
Cresce, così, sempre più il numero di quelle start-up che offrono nuovi modelli e servizi tecnologici mirati a rendere più agevole la gestione di investimenti, prestiti e tante altre operazioni di carattere economico e finanziario.
Nei giorni scorsi, durante gli Italian Fintech Awards, sono stati evidenziati una serie di dati molto interessanti a cui ha condotto un’indagine sul database fintech di StartupItalia!
“Il 16% delle baby aziende-start up è impegnato in servizi bancari, il 12% sui pagamenti, il 9% si occupa di e-commerce, e il 4% si concentra sulla sicurezza”.
Sempre più evidente è il processo di innovazione di BNP Paribas, che ha indetto un hackaton internazionale per ricercare nuovi talenti in campo fintech.
L’evento si svolgerà nello stesso tempo a Parigi, Bruxelles, Istanbul, San Francisco, Berlino, Varsavia, Londra e Roma dal 17 al 19 giugno (presso LUISS Enlabs).
i2mfactory.com/2016/06/09/bnp-paribas-fintech-hackaton/
Per chi volesse approfondire, ecco le nostre fonti:
www.ninjamarketing.it/2016/06/03/fintech-la-rivoluzione-economica-digitale-e-gia-iniziata/
www.economyup.it/blog/3929_il-futuro-del-fintech-bitcoin-blockchain-e-banche.htm
bebeez.it/2016/05/09/fintech-italia-sono-115-le-startup-del-settore/
corriereinnovazione.corriere.it/2016/06/09/fintech-l-economia-fronte-nuova-rivoluzione-digitale-5cceb5bc-2e1f-11e6-ba60-ddaed83f69c5.shtml
www.insidemarketing.it/fintech-cambiano-le-attivita-finanziarie/#