MIGRANTI: UN RICONGIUNGIMENTO AL CONTRARI

Il 5 dicembre scorso la  Corte di Cassazione con la sentenza n. 25963 ha dichiarato inammissibile l’espulsione del migrante irregolare che  vive nella stessa casa del nipotino italiano. Per la  Suprema Corte, infatti, in virtù della disposizione di cui all’art. 19 n. 2, lett. c) T.U.I. -nel testo vigente ratione temporis – è vietata l’espulsione dello straniero convivente con i parenti entro il quarto grado o con il coniuge di nazionalità italiana e il ricorrente ha fornito la prova di essere convivente con la figlia minore della propria sorella, coniugata con un cittadino italiano.
Inoltre, la volontà di mantenere la convivenza con il parente entro il quarto grado era stata “chiaramente espressa dai genitori del minore”, considerando pertanto sufficiente la volontà di mantenere la convivenza da parte dei genitori.

Paola Capodaglio

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