Il sostegno dell’UE al settore agroalimentare

Sono molteplici gli strumenti predisposti dalla Commissione europea per far fronte all’emergenza Covid-19 nel settore agroalimentare, comparto che fornisce a poco meno di mezzo miliardo di cittadini europei un approvvigionamento alimentare costante e garantito quanto a sicurezza e qualità ma i cui attori principali, agricoltori e produttori, non sono immuni dalle crescenti difficoltà che la crisi mondiale in atto sta comportando e che, pertanto, deve essere monitorato attentamente, anche mediante gli Osservatori dei mercati dell’UE che ne verificano produzione e scambi.

Le misure principali scelte dal Commissario Wojciechowski per intervenire concretamente riguardano:

  • (i) una maggiore flessibilità della politica agricola comune (PAC);
  • (ii) il supporto diretto a beneficio di agricoltori e aree rurali;
  • (iii) la garanzia del flusso regolare dei prodotti alimentari all’interno dell’Unione.

Maggiore flessibilità della PAC

La scadenza per le domande di pagamento previste dalla PAC è prorogata di un mese, ossia slitta dal 15 maggio al 15 giugno 2020, in modo che gli agricoltori abbiano più tempo per compilare la domanda per i pagamenti diretti e per quelli inerenti lo sviluppo rurale. Al contempo i controlli effettuati dai singoli Stati membri nelle aziende agricole per verificare la sussistenza dei requisiti di ammissibilità sono stati sensibilmente ridotti allo scopo di limitare il più possibile interferenze di tipo fisico, dato che gli agricoltori si trovano alle prese con le difficoltà supplementari che il particolare momento comporta.

Anche sul fronte dello sviluppo rurale sono state adottate misure specifiche riguardanti, da una parte, il rinvio della presentazione delle relazioni annuali sull’attuazione dei programmi di sviluppo rurale e, dall’altra, l’eliminazione della necessarietà di emendamenti agli accordi di partenariato per la modifica dei suddetti programmi, così da agevolare ulteriormente gli Stati membri e consentire a questi ultimi di utilizzare i fondi ancora disponibili nell’ambito del loro programma di sviluppo rurale per finanziare iniziative idonee a fronteggiare la crisi.

Supporto diretto per agricoltori e aree rurali

Il potenziamento degli aiuti di Stato permette agli agricoltori di beneficiare di sovvenzioni fino a un massimo di 100.000 euro (per azienda agricola) e alle imprese di trasformazione e commercializzazione di prodotti alimentari di ricevere aiuti fino a 800.000 euro, oltre alla possibilità di una ulteriore integrazione da parte dei singoli Stati membri la cui concessione non deve essere preventivamente approvata dalla Commissione (aiuti de minimis) e il cui massimale è stato innalzato temporaneamente a 20.000 euro (o in alcuni casi sino a 25.000 euro).

La Commissione, inoltre, incrementerà gli anticipi dei pagamenti diretti, portandoli dal 50% al 70%, e di taluni pagamenti per lo sviluppo rurale, che passeranno dal 75% all’85%, mentre proprio nell’ambito dello sviluppo rurale i soggetti beneficiari potranno accedere, a condizioni di particolare favore, a prestiti o garanzie a copertura dei costi operativi fino ad un importo di 200.000 euro. Per quanto concerne l’Italia, poi, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha emanato il DM 8 aprile 2020, prot. 3681 – Proroga del “Sistema di anticipazione delle somme dovute agli agricoltori nell’ambito dei regimi di sostegno previsti dalla politica agricola comune di cui al reg. (UE) n. 1307/2013” di cui al decreto ministeriale 3 giugno 2019 di attuazione dell’art 10-ter del decreto legge 29 marzo 2019 convertito nella legge n. 44 del 21 maggio 2019.

Flusso regolare dei prodotti alimentari all’interno dell’Unione

Un flusso costante dei prodotti alimentari all’interno del territorio dell’Unione europea, infine, viene attuato, di concerto con il Commissario per i Trasporti Adina V?lean, mediante la creazione di cosiddette “Corsie verdi” in grado di assicurare il funzionamento del mercato unico per le merci, basate su valichi di frontiera opportunamente individuati con la collaborazione degli Stati membri in cui i controlli per l’attraversamento devono essere contenuti in un lasso di tempo di quindici minuti, riducendo le procedure allo stretto necessario così da evitare che i conducenti debbano abbandonare il veicolo o presentare documenti supplementari [Comunicazione della commissione sull’attuazione delle corsie verdi («green lanes») previste dagli orientamenti relativi alle misure per la gestione delle frontiere destinate a tutelare la salute e garantire la disponibilità di beni e servizi essenziali – C/2020/1897 – GU C 96I del 24.3.2020, pagg. 1–7].

L’altro strumento intimamente connesso al flusso dei prodotti alimentari coinvolge direttamente i lavoratori: si tratta delle linee guida pubblicate dalla Commissione europea per garantire che all’interno dell’Unione i lavoratori che hanno necessità di spostarsi, e che vengono qualificati come “lavoratori critici” nella lotta contro la pandemia, siano posti nelle condizioni di raggiungere il loro posto di lavoro e, tra questi, segnatamente i lavoratori stagionali del settore agricolo che svolgono le funzioni di raccolta, semina e cura.

di Alessandro Grangiotti – Partner | Legal Grounds

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