Un incontro con Lazio Innova (Capitolo 2)

L’innovazione sta investendo ogni settore, da quello industriale a quello culturale e sociale. Per parlare dell’escosistema imprenditoriale il cui sguardo è sempre più proiettato verso il futuro, abbiamo incontrato Michela Michilli – Responsabile Start Up ed Open Innovation Lazio – di Lazio Innova (www.lazioinnova.it), referente della Regione Lazio nel campo dell’innovazione.  Questa è la seconda parte dell’intervista – per la prima si veda: Un incontro con Lazio Innova (Capitolo 1) -.

L.G.: Quali sono i principali ostacoli che incontra oggi uno startupper?

Non è facile rispondere in maniera esaustiva a questa domanda. Possiamo però identificare gli ostacoli maggiori e maggiormente ricorrenti con cui le startup devono fare i conti. Un sondaggio di Life Project, iniziativa della Commissione europea per aiutare le neoaziende a imparare dagli errori, ha evidenziato i maggiori problemi per chi vuole fare impresa innovativa. Nel whitepaper pubblicato da Life c’è un elenco dei problemi che le startup incontrano in quattro fasi diverse del proprio percorso di vita: la scoperta, la validazione, l’efficienza e la crescita.

La prima fase – la scoperta (“Discovery”) – è quella in cui ci sono più difficoltà. Il 74% delle neoimprese intervistate hanno faticato soprattutto nel creare un team all’altezza (46%), nel gestire le risorse finanziarie (41%) e nel mettere a punto un Mvp – Minimum viable product (33%).

Nella fase di validazione (“Validation”), sono invece nove su dieci le startup che segnalano la presenza di ostacoli. I più comuni in questo step sono il reperimento delle risorse finanziarie (40%), lo sviluppo e la distribuzione del prodotto (33%) e ancora una volta la gestione del team (28%). È in questo momento che la maggior parte delle startup chiude o sceglie di fare pivot.

Quando si passa all’efficienza (“Efficiency”), la maggioranza delle startup sperimenta difficoltà a tutti i livelli. Tanto è vero che la risposta “altri problemi” è stata la più diffusa (30%), seguita da team (18%), soldi (15%) e clienti (10%).

Nella fase della crescita (“Growth”) il problema principale non è più costituito dai soldi. Le startup sono più mature e hanno già ricevuto alcuni finanziamenti. La difficoltà, in questo caso, consiste nel riuscire a espandersi a livello nazionale e internazionale e a “scalare” (15%). Gli ostacoli quindi sono rappresentati dai tempi, dalle strategie organizzative, dal livello di esperienza degli startupper e dal tipo di contratti sottoscritti con fornitori e clienti.

L.G.: Lazio Innova è stato coordinatore di TWIST “Transregional Web Innovative Services for Thriving Digital and Mobile Entrepreneurship”. Di che cosa si tratta? E quali sono i risultati raggiunti?

Lazio Innova è stato coordinatore di TWIST “Transregional Web Innovative Services for Thriving Digital and Mobile Entrepreneurship”, un progetto europeo co-finanziato nell’ambito della Startup Europe Partnership, iniziativa della Commissione Europea che ha come fine proprio quello di sostenere la crescita delle migliori startup europee.

TWIST, per il biennio 2015-2016, ha offerto una gamma di servizi avanzati di mentoring, coaching e accesso a forme innovative di finanziamento.

TWIST si fonda sulla collaborazione tra 4 ecosistemi innovativi europei (Roma, Stoccolma, Lille e Varsavia) e ciascun paese coinvolge la stessa tipologia di competenze e expertise:

  • Acceleratori focalizzati nel settore mobile e web con una propria rete di riferimento di mentor;
  • Investitori finanziari inseriti in un contesto di finanziatori dal seed and equity fund.

I SERVIZI

MENTORING e COACHING

La mancanza di competenze è uno dei problemi più significativi per le aziende in fase di scale-up che necessitano di acquisire conoscenze specifiche per gestire i rapidi cambiamenti organizzativi che accompagnano la crescita. La soluzione è affidata ai programmi di Mentoring, grazie ai quali professionisti di alto profilo offrono alle startup un supporto qualificato tramite la condivisione di competenze specialistiche e l’ampliamento del loro network.

Pertanto TWIST ha organizzato un programma di 88 webinar (mentoring tecnico/ di settore da parte di esperti) e di meet up (appuntamenti informali, su tematiche “orizzontali”, con “inspirational”, opinion leaders, imprenditori e startup) altamente qualificati nei 4 ecosistemi partner.

EXCHANGE PROGRAMS – BOOTCAMP

Numerose iniziative di successo a sostegno delle startup nella fase di crescita, dedicano un periodo di formazione/ ospitalità presso acceleratori e/o ecosistemi in Paesi esteri.

I programmi di scambio offrono immensi vantaggi sia alle startup ospitate sia alle startup locali favorendo una reciproca contaminazione tecnica e professionale. Possibilità di incontri con investitori ed aziende straniere sono anche una reale necessità per le scaleup in fase di crescita.

TWIST ha organizzato 3 bootcamp verticali a Roma, Lille e Varsavia nei seguenti settori: Scienze della Vita (Medical devices e pharma), CyberSecutiry e Smart Cities.

L.G.: Agli startupper che ci stiano leggendo e che dovessero chiederle: “quali sono le tre cose fondamentali da fare per potere avere chance di accedere a finanziamenti e/o agevolazioni? “ Lei risponderebbe…

Credo che fondamentali siano: una buona idea, buon team e l’execution (che significa avere l’idea di business, un primo pacchetto clienti su cui testare l’idea ed essere poi in grado di rivedere e rimodellare l’idea iniziale, grazie al feedback dei primi clienti).

L.G.: Al di là del mondo startup in senso stretto Lazio Innova supporta anche le piccole e medie imprese nel processo di innovazione, usufruendo dell’open innovation. Qual è la vostra mission in questo senso?

 L’Open Innovation risiede in quelle modalità di collaborazione che consente alla media/grande azienda di condividere i bisogni e obiettivi con innovatori che vivono al di fuori della realtà aziendale, andando a colmare il GAP tra il vecchio e il nuovo modo di sviluppare business.

Negli ultimi anni, lo sviluppo dell’ecosistema e della cultura imprenditoriale ha dimostrato come piccoli nuclei (startup e talenti della ricerca) siano in grado di innovare più velocemente ed efficacemente dei dipartimenti di ricerca interni.

Le medie/grandi aziende, per far fronte alle esigenze di un mercato sempre più esigente e veloce, devono riconoscere che probabilmente i migliori talenti risiedono al di fuori dell’azienda.

Tutto ciò premesso, la Regione Lazio, attraverso Lazio Innova ha dato avvio la scorsa estate ad una strategia di Open Innovation per favorire l’incontro fra domanda e offerta di innovazione, attraverso il lancio di challenge, con cui le grandi aziende con uno specifico bisogno di innovazione sfidano le startup e i talenti a proporre soluzioni innovative.

I settori innovativi, nei quali individuare e lanciare le sfide, fanno riferimento alle aree di specializzazione della S3 regionale tra cui: Life Science, Smart City, IoT (Internet delle cose) e Industria 4.0, Agrifood, Lifestyle.

Come già detto, abbiamo appena chiuso la prima challenge lanciata in collaborazione con Euro Engineering, divisione specializzata del gruppo Adecco che opera nell’ambito della consulenza ingegneristica a 360°. I 6 team/startup selezionati da un Advisory Board composto da esperti del settore hanno usufruito di un percorso di mentorship mirato a migliorare/completare/tarare la soluzione proposta rispetto al bisogno della azienda che ha lanciato la challenge.

Il vincitore, Pedius – startup che ha creato un sistema di comunicazione che consente alle persone sorde di effettuare telefonate utilizzando le tecnologie di riconoscimento e sintesi vocale, è stato premiato da Lazio Innova con 10.000 euro. E’ importante sottolineare però che l’obiettivo più ampio è quello di aprire un canale di collaborazione tra le startup e la grande azienda che possa proseguire oltre la challenge.