Assicurativo e Decreto Crescita 2.0: chi dorme (tanto) non piglia pesci?

Forse non è proprio così in questo caso, infatti per le polizze “dormienti”, il Decreto Crescita 2.0 (D.lgs. 179/12) ripristinando il termine ultimo di prescrizione di 10 anni  consente ai beneficiari delle polizze di per poter chiedere i danni o far valere un diritto che deriva da un contratto di assicurazione entro 10 anni dal giorno in cui si è verificato il fatto sui cui quei diritti si fondano. Restano fuori da questa regola le polizze RC auto, per le quali continua invece a valere il termine di 2 anni.

A questo punto però c’è da chiedersi se le misure così introdotte siano effettivamente efficaci ai fini del contrasto alle frodi assicurative (articolo 21 del Decreto Crescita 2.0) e se, invece, questo termine più lungo non potrà poi rappresentare una chance per chi invece volesse truffare le compagnie. Per queste ultime, inoltre, aumenta il numero dei sinistri da considerare nel calcolo delle riserve relative agli incidenti ancora non liquidati che comporterà più immobilizzo di capitali e maggiori complicazioni amministrative. Infine, con il Decreto Crescita 2.0 finisce (salvo revirement in fase di conversione del Decreto Crescita 2.0) l’era dei 15 giorni di tolleranza per la mancata copertura RC auto e dei relativi sconti sulle multe.

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