CONTANTE …. TI SALUTO

Il decreto “salva Italia” sull’uso del contante veramente cambierà il nostro modo di effettuare pagamenti? Riusciremo a salutare l’uso del contante in favore di strumenti di tracciabilità?

Vediamolo insieme: ogni settimana ci proponiamo di affrontare una casistica nuova che ci sembra di rilevante interesse, vogliamo ascoltare anche le vostre domande alle quali cercheremo di dare risposte pratiche e concrete. Quindi postate!

Oggi affrontiamo il caso dei pagamenti rateali: possono o non possono superare la soglia complessiva di euro 1,000 se i singoli pagamenti sono inferiori?

Il principio da cui partire è che il divieto non opera in relazione a più trasferimenti in contanti, singolarmente di importi inferiori a 1,000 euro, ma complessivamente di ammontare superiore se relativi a distinte e autonome operazioni. Ciò vale inoltre quando il frazionamento è connaturato al tipo di operazione, pensiamo ad esempio al caso di contratti di somministrazione oppure è la conseguenza di un preventivo accordo tra le parti, come nell’ipotesi del pagamento rateale. Infatti, in questi casi, l’applicazione del divieto finirebbe solo per limitare la libertà di autonomia contrattuale delle parti non rispondendo a ragioni di lotta al riciclaggio. Attenzione però, il frazionamento dei pagamenti è sempre vietato se utilizzato come escamotage per eludere il trasferimento di somme ingenti di denaro.

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