Le potenzialità del crowdfunding: il caso della Pareto University

Per comprendere le potenzialità del crowdfunding e le caratteristiche di questo strumento di finanziamento abbiamo intervistato Bruno Poggi, CEO dell’università Pareto University che è stata assistita dagli avvocati Micol Mimun e Claudia Bortolani, partners di Legal Grounds, per gli aspetti legali.

L.G.: Ciao Bruno, ci racconti che cos’è la Pareto University e come è nata l’idea?

La Pareto University è una Università online con delle caratteristiche molto particolari: è totalmente online (cioè si possono sostenere anche gli esami a distanza), è economica e si rivolge ai Paesi in via di sviluppo, in particolare a quelli africani. L’idea è nata dalla considerazione che l’accesso all’istruzione, in Africa, è molto difficile: un anno di frequenza all’università costa l’equivalente di 50.000 Euro per noi. La nostra università costa il 90% in meno (da 170 a 399 all’anno) con un livello di qualità europeo. E questo permette di aumentare significativamente il tasso dei laureati nei Paesi africani.

L.G.: Come sta andando la campagna di crowdfunding e quali sono gli obiettivi che vi siete preposti?

La campagna di crowdfunding è appena cominciata. Abbiamo fissato il target in 50.000 dollari. Questi soldi verranno utilizzati per la promozione radio e Tv della Pareto nei Paesi africani (attualmente sono 18). Bisogna tenere conto di una cosa: il valore di 50.000 dollari per noi vale dieci volte tanto. Mi spiego meglio: in un Paese come la Guinea, ad esempio, fare un piano di comunicazione a tappeto costa 20.000 dollari, non di più. In Africa tutto costa un decimo rispetto a quanto costa da noi; di conseguenza con 50.000 possiamo realizzare cose che qua ne richiedono 500.000. …Se non di più!

L.G.: Perché gli internauti dovrebbero finanziare questo progetto?

Per tanti motivi: etici, culturali, sociali. Ma c’è un motivo che considero particolarmente importante: il destino dell’Europa (e dell’Itala in particolare) è intimamente connesso con quello dell’Africa. È inutile preoccuparsi degli sbarchi degli immigrati o dell’”invasione” degli extracomunitari: sono tutti effetti di un fenomeno che ha la causa nella povertà e nella mancanza di prospettive dei giovani africani. L’azione della Pareto University consiste principalmente nell’aiutare gli africani nei loro Paesi di origine, dando loro l’opportunità di accedere ad un’istruzione di qualità e ad una prospettiva di vita dignitosa. Quindi finanziando questa iniziativa non aiutiamo solo gli africani, ma aiutiamo prima di tutto noi stessi.

L.G.: Quali sono le ragioni che vi hanno spinti a scegliere Indiegogo come piattaforma?

Perché è una delle più grandi piattaforme di crowdfunding del mondo e ha una sezione dedicata ai progetti educativi. E poi, naturalmente, perché ci è stata consigliata da voi, nel corso della vostra (preziosissima) consulenza legale.

L.G. – Ci sono vari tipi di crowdfunding. Potresti spiegare che tipo di campagna avete scelto e per quali motivi?

Abbiamo scelto il tipo “reward” e ciò per due ordini di motivi. Prima di tutto perché la Pareto University è una comunità: di studenti, di docenti, ma anche di partners e di sostenitori. Quindi ci è sembrato giusto dare in cambio qualcosa per quello che riceviamo. Secondariamente, le università (soprattutto quelle anglosassoni) hanno parecchi sostenitori anche tra i privati cittadini. Noi vorremmo perseguire questa strada a questo significa “fidelizzare” il donatore. Quindi il sistema della ricompense è funzionale a ciò.

L.G.: Quali sono le principali difficoltà che avete incontrato per organizzare la campagna di crowdfunding?

Da un punto di vista tecnico nessuna. Il vero lavoro è quello di diffondere e far circolare il più possibile la Pareto in rete. Il successo o meno di una campagna di crowdfunding dipende essenzialmente da questo.

Pareto Univ copia1