Prima della pandemia, nel 2009, nasceva Legal Grounds, il primo studio legale italiano che adottava un modello di lavoro basato principalmente sullo “smart working” e l’utilizzo della tecnologia al fine di una maggiore efficienza e qualità nell’assistenza legale ai propri clienti.
Come è nato lo studio e come si svolgeva all’inizio l’attività? Può esistere uno studio solo “virtuale”? Quanto è ancora importante un legame con uno studio fisico? Quali sono i “rischi” per un avvocata/ di lavorare in smartworking? E questo modello di lavoro non comporta il rischio di rendere ancor meno tangibile e meritevole di un compenso il lavoro intellettuale del professionista? Ne parla in questa intervista di Web Ius Radio, Claudia Bortolani, fondatrice dello studio.
Ascolta l’audio di seguito al minuto 10:48
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