Motivazione e organizzazione aziendale

La “motivazione” è quell’energia, quello stato o condizione, in grado di muovere le nostre azioni, dalle piccole alle più grandi.
Motivazione deriva, infatti, dal latino “motus” e “actio” e rimanda ad un concetto dinamico: il muoversi verso qualcosa, il muovere un azione, appunto.
Qualsiasi fattore che spinga a un azione verso un obiettivo e che, quindi, determini il nostro agire, può essere visto come una motivazione.

Oggi, è uno dei termini maggiormente sotto i riflettori: psicologi, media, professori, allenatori, CEOs, HR managers, team builders….Motivazione è la parole chiave.

Ecco, perché, negli ultimi anni, abbiamo visto farsi sempre più spazio la figura professionale del coach che, con metodi e tecniche specifiche, aiuta le persone a ritrovare la motivazione: per affrontare la vita personale, ma, soprattutto, per raggiungere migliori risultati nel lavoro e successo nelle carriera.

Ma come mai in questi anni, specialmente nel lavoro di team, si avverte ancor più che in passato l’importanza di essere motivati e, soprattutto di motivare?

Forse perché se da un lato le tecnologie hanno semplificato alcuni processi, dall’altro il mondo del business e del lavoro si scontra oggi con una serie di complessità e cambiamenti a cui nessuno settore riesce ormai a sottrarsi.

Alla maggior parte dei lavoratori si richiede di avere sempre più skills per ricoprire lo stesso ruolo di un tempo e ciò è, in molti casi, una conseguenza della riduzione del personale che, spesso, è anche la causa di orari di lavoro in cui gli straordinari sono sempre più una normalità. A questo, si aggiungono altre criticità: dovere svolgere le mansioni in tempi sempre più veloci; stipendi che, troppo spesso, non riescono ad essere al passo con il costo crescente della vita; distanze dal luogo di lavoro che richiedono di passare molto tempo nel traffico; trasferte frequenti; aggiornamenti tecnici continui, sono solo alcune.
Il lavoratore medio deve essere: tecnicamente capace e multi-skilled, flessibile, in grado di gestire le contingenze, essere propositivo e, se possibile, dotato di immaginazione e creatività per trovare sempre nuove soluzioni; avere un atteggiamento sempre positivo.

Ecco, allora, che richiedendo una notevole dose di energia e un impegno in molti casi quasi totalizzante, la MOTIVAZIONE diviene quell’ingrediente indispensabile per i nostri collaboratori e per il nostro team.

Come motivare, quindi? Numerosi sono gli studi e gli articoli in materia, ma innanzitutto, dobbiamo sempre ricordare che la motivazione è qualcosa di estremamente soggettivo e personale.

Se ci si può sentire più motivati, a volte, grazie ad un aumento di stipendio o un bonus o incentivo pratico, gli studi aziendali dimostrano che ormai, per la maggior parte delle persone, non sono solo i fattori pratici a motivare o, comunque, non sono, di per sé stessi, sufficienti.

Sappiamo che quando lavoro e passione coincidono tutto si semplifica e la motivazione principale deriva dalla passione stessa verso ciò che si fa: che si tratti di arte, medicina, una materia che viene insegnata, ecc.

Ma questa equivalenza non è così frequente, soprattutto nel mondo aziendale.

Gli studi organizzativi, ci spiegano che fino a non molto tempo fa la motivazione a guidare la maggior parte dei dipendenti di un’azienda era il progresso nella scala gerarchica aziendale.

A motivare non erano, quindi, tanto le ragioni di denaro, quanto la possibilità di conquista di un “posto” più rilevante, che ha sempre significato più prestigio e conseguente miglioramento di status: crescere all’interno dell’azienda era, quindi, la motivazione che più accumunava i lavoratori, al di là delle motivazioni personali del singolo.

Le recenti crisi economiche finanziare hanno fatto sfumare le speranze di crescita e, soprattutto, di permanenza all’interno di una stessa società e il lavoratore di oggi si trova senza certezze.

Il mondo imprenditoriale si ritrova ad affrontare la percezione sempre più diffusa nei lavoratori di una mancanza di coincidenza tra obiettivi dell’azienda e obiettivi del personale e dei collaboratori, sempre più in preda all’ansia dell’instabilità dei mercati.

Diventa, allora, quanto più importante capire cosa si può fare, per “allineare gli obiettivi del lavoratore agli obiettivi dell’organizzazione”, come spiega Luciano Cassese, formatore professionale, che ci fornisce alcune importanti istruzioni che cerchiamo qui di sintetizzare.

Cosa può fare un manager per dare ai propri collaboratori un po’ di certezza?

Restituire la sensazione di essere parte di una quadra e di potere compiere, grazie al lavoro, un percorso di crescita personale, sono i due obiettivi o, meglio i due “rimedi” principali.

Per raggiungerli, Cassese suggerisce di :

  • Dare sempre un feedback: fornire, quindi, ogni volta, un riscontro del lavoro svolto. Il feedback dovrebbe essere il più concreto possibile, basato su fatti reali, risultati ottenuti, dati.
  • Essere un esempio da imitare: in termini di esperienza, valori sul lavoro, modello di comportamento. Essere fonte d’ispirazione per il team. Il manager deve essere il primo a fare le cose così come richiede che siano fatte.
  • Dire sempre la verità. Questo anche quando le informazioni sull’azienda, i profitti, i risultati di un progetto siano negativi: è bene essere sempre diretti e sinceri, magari enfatizzando quelli che sono gli aspetti positivi.

Sono molti i consigli che possiamo ritrovare sui testi di materia, sul web o impartiti nel corso di preziosi seminari in materia di motivazione.

A risuonare tra le righe e le parole, però, sempre forte sembra essere la voce lontana di Henry Ford: “Riunirsi insieme significa iniziare; rimanere insieme significa progredire; lavorare insieme significa avere successo.”

Che non sia questo lo spirito da ritrovare ? Quello capace di motivare tutti: aziende, imprenditori e lavoratori?

Per chi volesse approfondire, ecco le nostre fonti:

www.professioneformatore.it/motivazione-13-regole-per-motivare-%E2%80%A8il-tuo-team-parte-prima-2/
www.manageronline.it/articoli/vedi/14248/parole-chiave-della-motivazione/
www.manageronline.it/articoli/vedi/8789/quando-la-motivazione-tutto/
www.psicologiadellavoro.org/?q=content/il-valore-strategico-della-motivazione-azienda-dalle-relazioni-umane-alle-risorse-umane

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