Revisione contratto di collaborazione: Leonardo e la trappola della Startup

Leonardo, brillante sviluppatore con un talento innato per l’intelligenza artificiale, si trova di fronte a una delle opportunità più allettanti della sua carriera: diventare cofondatore di una promettente startup nel settore FinTech. Dietro l’apparente prospettiva di successo, si cela una giungla di insidie legali.

Quando due imprenditori che hanno avuto l’idea della startup, propongono a Leonardo di unirsi a loro in cambio di una quota di equity, Leonardo sa che è il momento di fare un passo importante, ma sente che qualcosa non quadra. Ecco perché si rivolge a noi, gli avvocati di Aliant Legal Grounds, per una consulenza legale. Quello che all’inizio sembrava un semplice contratto di collaborazione, si è rivelato ben presto una trappola complessa e rischiosa, una vera e propria bomba a orologeria pronta a esplodere.

Un’offerta irresistibile, con molte ombre

Leonardo ci racconta come Martina e Alessandro (nomi di fantasia per motivi di privacy), due giovani imprenditori ambiziosi, gli abbiano presentato la loro idea: una piattaforma FinTech che, grazie all’intelligenza artificiale, possa fornire valutazioni personalizzate sugli investimenti e minimizzare le perdite. L’idea sembra rivoluzionaria, e Leonardo si sente attratto dalla sfida. Il problema? La startup non è ancora formalmente costituita. In cambio dello sviluppo di un complesso algoritmo di AI e della creazione di un sito web dimostrativo, gli offrono il 10% dell’equity.

Fin da subito, Leonardo si rende conto che ci sono diverse criticità. Prima fra tutte, il 10% di partecipazione sembra irrisorio rispetto all’enorme impegno richiesto e al valore del contributo tecnico che fornirà. Inoltre, non c’è nessuna garanzia che, una volta creato il prodotto, i suoi diritti sulla proprietà intellettuale vengano rispettati.

Ma il peggio deve ancora venire: il contratto è pieno di ambiguità, senza una chiara definizione delle sue responsabilità, senza alcuna protezione legale in caso di estromissione e, cosa ancora più preoccupante, senza nessuna clausola che gli permetta di tutelarsi se i fondatori decidessero di cambiare la struttura della società. Sentendo l’odore del pericolo, Leonardo decide di affidarsi a noi.

Una scoperta inquietante: un conflitto silente

Durante l’analisi del contratto, emergono problematiche ancora più complesse. La più grave è la scoperta di un accordo segreto tra Martina e Alessandro. Sembra che abbiano già contattato un altro sviluppatore, che nel frattempo stava lavorando su una versione parallela dell’algoritmo, con la possibilità di entrare nel progetto nel caso in cui Leonardo non avesse soddisfatto le loro aspettative. Questo mette a rischio tutto il lavoro di Leonardo e mina profondamente il concetto di trasparenza e fiducia tra i cofondatori.

Risvolti nascosti e il rischio di estromissione

La situazione si aggrava quando scopriamo una clausola ambigua che potrebbe essere interpretata a favore di Martina e Alessandro, consentendo loro di escludere Leonardo dal progetto una volta che l’algoritmo fosse stato completato, senza alcuna compensazione adeguata. Il rischio? Leonardo avrebbe potuto trovarsi fuori dalla startup, con il suo algoritmo già nelle mani dei fondatori e utilizzato per attrarre nuovi investitori.

Ma non è finita qui. Una volta analizzato il contesto aziendale, scopriamo che Alessandro ha contatti con un gruppo di investitori esteri disposti a finanziare il progetto a condizione che una parte sostanziale delle quote venisse rinegoziata. Questo avrebbe potuto ridurre ulteriormente la quota di equity di Leonardo, rendendo il suo contributo tecnico praticamente irrilevante nel lungo termine.

La soluzione per salvaguardare Leonardo e il suo lavoro

Consapevoli della complessità e della posta in gioco, mettiamo in atto una strategia in due fasi per risolvere il problema e proteggere i diritti di Leonardo.

Protezione della proprietà intellettuale: Suggeriamo immediatamente di registrare l’algoritmo come proprietà esclusiva di Leonardo, con una licenza temporanea d’uso concessa alla startup solo per scopi di sviluppo. Questo garantisce che, anche in caso di rottura dell’accordo, Leonardo mantenga i diritti completi sul suo lavoro e possa utilizzare l’algoritmo per altri progetti futuri.

Rinegoziazione dell’Equity e del ruolo: Contrattiamo con Martina e Alessandro, proponendo un aumento della partecipazione di Leonardo dal 10% al 33%. Otteniamo inoltre l’introduzione di un sistema di vesting, che assicura a tutti i cofondatori una crescita proporzionale al raggiungimento di obiettivi aziendali concreti. Questo impedisce che Leonardo venga estromesso senza una giusta compensazione.

Chiarezza contrattuale e salvaguardia legale: Revisioniamo l’intero contratto, rimuovendo qualsiasi ambiguità e introducendo clausole che garantiscono la protezione di Leonardo in caso di cambiamenti societari o tentativi di esclusione. Viene inserita una clausola che gli permette di bloccare qualsiasi cessione di quote senza il suo consenso, prevenendo eventuali accordi segreti tra Martina e Alessandro.

Patti parasociali e formazione della S.r.l.: Infine, supportiamo la costituzione della startup come S.r.l., redigendo uno statuto che definisce in dettaglio i diritti e i doveri di ciascun socio. I patti parasociali includono meccanismi di risoluzione rapida dei conflitti e garanzie su ogni decisione rilevante per l’equilibrio tra i soci.

Un finale felice per Leonardo

Grazie alla nostra consulenza strategica e alla negoziazione accurata, Leonardo non solo riesce a proteggere il proprio lavoro e ad aumentare la sua quota di equity, ma si trova anche in una posizione di forza all’interno della startup. La sua proprietà intellettuale è al sicuro, e il suo contributo viene finalmente riconosciuto come centrale per il successo del progetto.

La storia di Leonardo dimostra quanto sia fondamentale avere una tutela legale adeguata quando si entra in una startup, soprattutto quando si tratta di ruoli chiave e si offre un contributo rilevante.

Se anche tu hai bisogno di una consulenza legale che riguarda contratti di collaborazione con aziende, start-up o multinazionali, non esitare a contattarci qui: noi di Aliant Legal Grounds siamo qui per garantire che il tuo contributo venga riconosciuto e protetto.

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